Graziano Vagnozzi intervista Patrizia Nava

18 ottobre 2011


So che ti occupi di questa materia da molto tempo, ci puoi raccontare quando e in che modo l'Astrologia, ed in particolare l'Astrologia Oraria Classica, è entrata nella tua vita?

Il mio percorso è simile a quello di molti altri studiosi che hanno sentito il bisogno di avvicinarsi alle origini per capire meglio. Ad un certo punto ho cominciato a provare un certo fastidio nei confronti delle tendenze ego-centriche di certa astrologia natale mal intesa (“dimmi chi sono” o, ancora peggio, “ti dirò io chi sei”...).
Dell'Oraria, mi affascinava la capacità di riflettere sia ciò che avviene all'interno dell'individuo, sia ciò che avviene al suo esterno. Purtroppo però, ciò che passava all'epoca per “astrologia oraria” era, in Italia almeno, una forma ibrida di astrologia moderna con l'aggiunta di qualche tecnica “antica” recuperata da qualche testo del primo novecento. Ma l'astrologia oraria ha senso solo se non viene strappata dalle sue radici tradizionali. Soltanto comprendendo i principi base dell'astrologia tradizionale (quella che oggi va di moda chiamare “astrologia classica”) si eviterà di trasformare l'Oraria in una serie di regole aride e prive di senso perché isolate dai principi e dalla visione del mondo su cui si basano.
Da qui il desiderio di riscoprirne le origini storiche.

Anche fra coloro che si interessano di Astrologia molti non hanno un'idea esatta di cosa sia l'Astrologia Oraria, che spesso viene confusa con l'Astrologia Elettiva o con la tecnica dei Transiti, puoi darci una spiegazione chiara su come si svolge una domanda oraria?

La carta oraria è la mappa celeste dell'istante preciso in cui una domanda viene posta e nasce, per così dire. Invece di analizzare il tema natale di una persona, l'astrologo calcola il tema natale della domanda che gli viene proposta. Questo offre indubbi vantaggi, in quanto permette di focalizzare l'attenzione unicamente sul problema in esame, eliminando dal quadro tutto ciò che non è strettamente collegato a quella questione, consentendo maggior precisione e concretezza nella risposta. Ecco perché l'astrologia oraria è usata soprattutto quando si desidera avere una risposta a una domanda precisa, come l'esito di un progetto, l'evoluzione di una relazione, i sentimenti che una persona nutre nei nostri confronti... tutte questioni a cui il tema natale, che comprende un'intera vita con tutte le sue esperienze in un lungo arco di tempo, non potrebbe rispondere in modo così specifico.
L'astrologia elettiva, al contrario, cerca di stabilire quale sia il momento migliore per iniziare una qualunque impresa, e porta quindi a scegliere un istante propizio astrologicamente per dare inizio al nostro progetto. Le tecniche sono simili a quelle usate per una carta oraria, per la semplice ragione che in entrambi i casi ci troviamo di fronte ad una forma particolare di carta d'evento, da leggersi secondo gli stessi principi base dell'astrologia classica. Ma il fine delle due tecniche è diverso: la carta oraria analizza la situazione attuale e la sua possibile evoluzione, la carta elettiva sceglie un momento futuro considerato favorevole per i nostri scopi.

È bene precisare però che la Carta Oraria ha delle proprie regole di interpretazione ben precise, è corretto?

Certamente. L'astrologia oraria è un sistema chiuso e coerente, che funziona efficacemente solo se si rispettano le sue regole interne. È impossibile ottenere risultati ottimali pretendendo di trasferire le tecniche contemporanee, spesso del tutto incompatibili, all'interno della struttura interpretativa dell'astrologia oraria classica. Si tratta infatti di un sistema finemente bilanciato: anche l'intrusione di un solo pianeta estraneo ne minerebbe l'equilibrio, e quindi l'efficacia. Pertanto, anche chi ha lunga esperienza di astrologia moderna dovrà, se intende studiare Oraria, rinunciare momentaneamente a molto di quanto ha appreso, per riabbracciare i principi tradizionali. Questo non significa necessariamente sminuire la validità di altre forme, più recenti, di analisi astrologica. Significa soltanto riconoscerne l'evidente diversità.
Tuttavia, è sbagliato pensare che l'Oraria sia un insieme di vecchie regole astruse da applicare meccanicamente, senza capirne la ragione, per ottenere un risultato "sicuro". Si tratta invece di una combinazione abbastanza complessa di rigore e flessibilità, in cui ogni tema è davvero un caso e sé e richiede adattabilità e creatività.

Anche se oggi non è fra le tecniche più comunemente utilizzate la Carta Oraria era parte fondamentale del lavoro quotidiano degli astrologi del passato, giusto?

Possiamo dire che si tratta senza dubbio della forma di analisi astrologica più utilizzata nel corso del Medioevo e ancora in gran voga nel Rinascimento fino alla prima Età Moderna.
Le sue origini sono più antiche, tuttavia, anche se dibattiti sono in corso riguardo alla frequenza del suo uso in periodo ellenistico.
La sua grande fortuna è dovuta all'attendibilità dei suoi responsi anche in mancanza della data di nascita esatta della persona coinvolta, informazione solitamente impossibile da ottenere, in passato, se si eccettuano personaggi di alto rango per i quali l'astrologo di corte registrava la nascita.

Se dovessi consigliare un testo introduttivo (magari nella nostra lingua) adatto a chi voglia iniziare lo studio di questa materia?

Consiglierei il mio, naturalmente! È di imminente pubblicazione (novembre 2011) presso la Casa Editrice F. Capone di Torino, con il titolo I semi del tempo: le relazioni amorose nell'astrologia oraria. Sebbene sia focalizzato sulle domande di relazione, il testo propone e spiega tutte le tecniche utili per leggere una carta oraria, di qualunque tipo essa sia. E' un testo accessibile ai “non iniziati”, ricco di esempi applicativi ed eminentemente pratico, che non rinuncia, però, a chiarire i motivi teorici delle scelte tecniche, con riferimenti alle fonti classiche dalle quali queste tecniche sono state mutuate. È insieme un'introduzione e un approfondimento, un manuale rigoroso e, nel suo ambito, esauriente.

So che tieni corsi e lezioni di Astrologia Oraria, è necessario conoscere già i rudimenti dell'Astrologia Classica per intraprendere questo cammino o si tratta di corsi aperti a tutti?

Si tratta di corsi aperti a tutti, nei quali vengono insegnate anche le basi tecniche e interpretative tradizionali necessarie per affrontare una carta oraria. Anzi, può capitare che gli allievi in maggiore difficoltà non siano i principianti, ma coloro che hanno già esperienza e sono poco disposti ad accogliere nuove modalità (in realtà antichissime!) di approccio al Tema.

Parlando più in generale, riguardo alla situazione dell'Astrologia nel nostro paese, mi pare che negli ultimi dieci anni ci sia stata una certa contrazione dell'interesse verso la nostra materia, al contempo l'impressione è quella di un generale innalzamento della qualità media all'interno delle varie realtà associative nazionali. Ti posso chiedere cosa pensi del presente e del futuro dell'Astrologia italiana?

La buona astrologia non sarà mai un fenomeno di massa. Credo che l'unico modo per garantire dignità culturale a questa disciplina sia mantenere alto il livello degli studi e delle competenze, anche a prezzo di essere tacciati, ingiustamente, di elitarismo. Ciò non significa che la divulgazione di buon livello non sia un obiettivo da perseguire con impegno, al contrario: il fiorire di Convegni e di Associazioni, piccole e grandi, di qualità, insieme all'impegno dei singoli studiosi, testimoniano l'attenzione alla necessaria diffusione di informazioni astrologiche corrette.
Cedere alla tentazione di abbassare il livello nell'illusione di rendere la disciplina più accattivante per il grande pubblico, tuttavia, potrebbe essere un errore.

 

leone